Dott. Sergio Orefice Prevenzione e trattamento tumori al seno

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Tumori al seno? Un test delle urine aiuta a prevenirli

Ogni anno in Italia si ammalano di cancro alla mammella circa 50,000 nuove donne , di queste un quarto sono di età inferiore ai 40 anni.La diagnosi precoce, con l’impiego di mammografia, ecografia,tomografia mammaria e risonanza, ha salvato molte pazienti, permettendo interventi anche molto meno distruttivi.

Ma la diagnosi, precoce fin che si vuole, evidenzia solo la malattia quando è già comparsa , diverso e meglio sarebbe prevenire la comparsa del cancro.
La prevenzione passa attraverso vie differenti, cosa che abbiamo indagato in questi anni, vediamo come

 

E’ possibile prevenire il tumore al seno con un test su urine che si chiama Estramet.
Si tratta di un test “educazionale” in quanto insegna alla donna a compiere la propria corsa individuale nella prevenzione primaria del tumore del seno.

Vengono dosati, nelle urine, due ormoni estrogeni che derivano dal metabolismo degli Estrogeni: prima della menopausa il maggior ormone estrogeno è l’estradiolo prodotto dalle ovaie, il suo metabolismo produce due ormoni chiamati estrone 2 (E2) ed estrone 16 (E16). Dopo la menopausa la donna produce principalmente E2 ed E16 mediante il tessuto adiposo. Il rapporto fra questi due metaboliti estrogeni indica un indice di rischio del tumore della mammella. Quello della mammella è un tumore estrogeno dipendente,
Non tutti gli estrogeni hanno un’azione negativa sulle cellule della ghiandola mammaria: l’ormone E16 ha una forte azione oncogena in quanto stimola la replicazione cellulare. Al contrario l’ormone E2 ha un’azione protettiva rispetto al tumore della mammella.
Ecco, quindi, che se noi dosiamo nelle urine E16 ed E2 abbiamo un indice di rischio per il cancro del seno. Se prevale E16 abbiamo un rischio aumentato, se prevale E2 abbiamo un rischio diminuito.

 

Innanzitutto è bene precisare che ogni donna ha un suo metabolismo individuale degli ormoni estrogeni con una maggiore o minore prevalenza degli ormoni E2OH ed E16OH.
Ogni donna dovrebbe fare della prevenzione primaria (prima che insorga la malattia) per il cancro del seno eseguendo questo test.
La frazione 2 è elaborata dal fegato e la frazione 16, quella “tossica” è accumulata nel tessuto adiposo dell’addome.Dimagrire e mantenere il fegato funzionante può salvare la vita
Esiste una sostanza che si chiama Indolo3Carbinolo in grado di agire sul metabolismo E2OH/E16OH promuovendo ll produzione di E2OH; l’Indolo3Carbinolo è la sostanza base delle crocifere, quali cavolo, broccolo, cavolfiore, cavolini e cime di rape. Assumendo nella dieta o come integratore l’Indolo3Carbinolo le donne con indice di rischio aumentato possono diminuire questo indice di rischio stimolando la formazione di E2OH.

 

Studi clinici hanno dimostrato che il rapporto tra  2OH/16OH fornisce un’importante indicazione di rischio di contrarre il cancro dovuto alla sensibilità all’estrogeno.
Estamet è un test che  con una sofisticata  tecnica analitica è in grado di determinare il rapporto di questi due metaboliti degli estrogeni in campioni di urina.
Il rapporto 2/16 deve essere superiore a 2; il rapporto basso indica un maggior rischio di contrarre il tumore al seno.
Questo risultato metabolico dipende da un equilibrio enzimatico individuale che può essere modificato da semplici cambiamenti di stile di vita.
GENETICA E FAMILIARITA’

Nel 5% dei casi di cancro al seno, c’è un forte rischio ereditario e/o familiare. I familiari di donne già ammalate di tumore maligno della mammella che presentano mutazioni in questi geni hanno un 60% al 80% il rischio di sviluppare il cancro al seno nella loro vita. Se una madre o una sorella è stato diagnosticato un cancro al seno, il rischio di  avere una mutazione ereditaria del gene per BRCA1 e BRCA2 è di circa 2 volte più alti rispetto a quelli delle donne senza una storia familiare
Questi fattori ereditari o familiari aumentano il rischio di ammalarsi, sono immutabili, però si può anticipare la loro manifestazione , o la si può ritardare con lo stile di vita , influenzando altri cofattori

  • I fattori endocrini e ambientali sono considerati fattori di rischio modificabili in quanto è possibile agire su questi per diminuire la possibilità di ammalarsi di tumore.
  • I fattori ambientali possono essere molteplici, i più significativi sono quelli riferibili allo stile di vita.
  • L’alcol è un fattore di rischio per il cancro al seno nelle donne. Aumentando il peso dopo la menopausa, si aumenta anche la possibilità di sviluppare la patologia ,alimentazione don grassi saturi e sostanze tossiche ,(coloranti, esiti di combustione, anticrittogamici o funghi tossici) aumentano anche loro le possibilità di esprimere un cancro. Rischi legati ai fattori endocrini.
  • Studi recenti hanno evidenziato un lieve incremento di rischio di tumore al seno nella terapia ormonale sostitutiva, con l’associazione di estrogeni e progestinici..

La prevenzione contro il cancro della mammella può essere prevista,organizzata ed indicata in modo da influire in modo positivo sulla vita delle donne

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