MILANO, 26 GIU a�� Messi a punto cinque nuovi test che consentono di rilevare precocemente il rischio di sviluppare tumore al seno, al collo dell’utero, alle ovaie, o alcune problematiche della gravidanza (come preeclampsia e gestosi) e la cronologia di infezioni da toxoplasmosi e citomegalovirus. Queste analisi sono gia’ presenti in alcuni ospedali italiani e nei laboratori piu’ avanzati. I dettagli sono stati presentati in una conferenza stampa organizzata dal network di laboratori Synlab.

”L’80% dei tumori al seno a�� spiega Sergio Orefice, capo della sezione di Senologia dell’ospedale Humanitas di Milano a�� per crescere ha bisogno di ormoni quali estrogeni, androgeni e progestinici. Grazie a un nuovo test ora e’ possibile dosare dalle urine il livello di due estrogeni, l’E16 e l’E2, e ottenere un indice di rischio individuale di sviluppare questo cancro, che puo’ essere modificato ingerendo una sostanza, l’indolo3-carbinolo, presente anche nelle verdure crucifere, cioe’ broccoli, cavoli, cavolfiore e cavoletti di Bruxelles”.
Per il tumore del collo dell’utero, oltre al pap-test e il test del papilloma virus umano (hpv), c’e’ una nuova analisi che permette di prevederne l’evoluzione attraverso l’analisi di due nuovi marcatori predittivi, le proteine p16 e l1. ”Sul fronte del tumore ovarico a�� aggiunge Enrico Ferrazzi, primario del reparto di Patologia della gravidanza dell’ospedale Buzzi di Milano a�� che colpisce una donna ogni 6mila, la diagnosi e’ piu’ difficile, e spesso arriva troppo tardi. Dal 2008 c’e’ un nuovo marcatore, l’he4m presente solo nelle cellule cancerose. Usato insieme ad un altro marcatore, il ca125, offre una maggiore sensibilita’ nella rilevazione”.
Per preeclampsia e gestosi c’e’ un nuovo test che dosa l’equilibrio fra fattori di crescita placentari e angiogenici dei vasi placentari e puo’ essere fatto dalla 16/a settimana, mentre contro le infezioni materno-fetali, quali toxoplasmosi e citomegalovirus, con i test di conferma e’ possibile capire da quanto tempo sono in corso. , .